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Itinerari storico-naturalistici
segnalati nell'entroterra:
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Riserva
Naturale Regionale Orientata "Bosco delle Pianelle"
I stituita con la
legge regionale n27 del 23 dicembre 2002,
si estende per 1205
ettari dei quali 650 di proprietà comunale di Martina Franca al
confine don i territori della Valle D'Itria, Massafra e Crispiano, La
collocazione geografica è quella della Murgia tarantina in un
contesto morfologico dove l'altimetria varia da un minimo
di 343 s.l.m ed un massimo di 469 s,l,m, All'interno della
riserva è predominante il bosco caratterizzato da numerose
specie quali il fragno, roverella carpino nero, oltre che da una
splendida lecceta d'alto fusto, ormai molto rara nel territorio
pugliese. Il bosco si presenta con una notevole biodiversità
vegetale per la presenza di numerose orchidee spontanee e
peonie, mentre frequenti sono le presenze di olmo, corbezzolo,
biancospino, lentisco e pero selvatico,
Dal punto di vista storico l'importanza del Bosco delle Pianelle
e legata alla sua posizione strategica che ha consentito le
attività di transumanza ma anche il rifugio dei
briganti che nella seconda meta del 1800 frequentavano
questi luoghi per la loro impernetrabilità utilizzandoli come
rifugi sicuri.
Luoghi famosi da visitare nella riserva del Bosco delle
Pianelle
Famosa è al caverna del Sergente Romano, dove
nell' 'estate del 1882 si tenne una storica riunione con tutti i
capi della banda della Puglia,I sentieri della riserva del Bosco delle
Pianelle
Oggi la riserva rappresenta oltre 15 Km di sentieri pedonali
attrezzati e ciclabili che consentono delle meravigliose
escursioni e passeggiate tra i diversi ambienti del bosco
immersi nella fitta vegetazione de nei suoni della natura, La
Riserva offre anche accoglienza in una foresteria, un centro
visite con totem informatici , aree attrezzate pic nic ,
parcheggi per auto e un servizio di visite guidate. ecco di
seguito elencati:
- Sentiero della Tartaruga lunghezza 756 metri difficoltà
media
Il sentiero della tartaruga è un percorso facilmente
accessibile dalla strada di servizio che collega il centro
visite con i sentieri della parte meridionale del bosco,
quella rivolta verso il comune di Crispiano e la piana tarantina.
Non appena si lascia la suddetta strada di servizio l'ambiente
circostante si presenta si presenta immediatamente fitto di
vegetazione e si può avvertire il tipico e piacevole odore del
sottobosco.
La formazione vegetale predominante è quella della lecceta
che man mano , proseguendo verso sud ovest lungo il
versanti discendente delle murge, lascia il posto alla macchia
mediteranea e alla gariga. Questo tratto del sentiero è
caratterizzato dalla presenza di un antico abbeveratoio
realizzato completamente in pietra calcarea del luogo, è
testimonianza delle attività pastorali condotte in questa area.
- Sentiero del Cinghiale lunghezza 2568 metri difficoltà
alta
Questo tratto si imbocca al termine del tratto precedente
ed è circolare si percorre la lama Piovacqua fino al confine
meridionale del parco per poi risalire e ricongiungersi con
gli altri tratti del sentiero della tartaruga. Tra le
caratteristiche naturalistiche si segnalano il folto
sottobosco a Viburno con la presenza di esemplari di
Ormiello di pregevoli dimensioni. Lungo il sentiero vi sono
alcune carbonaie e calcinaie ancora ben conservate. Il
profilo altimetrico di questo sentiero presenta un primo
tratto discendente, che raggiunge quota 354 m sul livello
del mare è un secondo tratto ascendente che raggiunge una
quota di poco superiore a quella del punto di partenza dei
sentieri.. Lungo alcuni tratti del sentiero si possono
osservare opere di sbarramento realizzate i n legno per
contenere i fenomeni erosivi di versante causati dal
ruscellamento delle acque meteoriche
- Sentiero delle grotte lunghezza510 metri difficoltà media
Questo tratto si imbocca a partire dal sentiero del cinghiale
ed è caratterizzato dalla presenza di alcune realtà
geomorfologiche ed antropiche: sono infatti un
inghiottitorio carsico e i resti del cosiddetto trullo della
grotta, in prossimità della quale termina il sentiero. Il
profilo altimetrico di questo sentiero presenta un primo
tratto ascendente, che raggiunge la quota di 441 metri e un
secondo tratto discendente che raggiunge la quota di 438
metri. Il range altimetrico è ristretto essendo compreso tra
434 e 441- A nord del sentiero a circa 500 metri in linea
d'aria, si trova la Grave della Nzirra, un altro
inghiottitoio carsico formato attualmente da una enorme
voragine profonda 26 metri con la base della
dimensione di 23 x21 metri si tratta di una cavità
assorbente, scarsamente attiva , il cui ingresso naturale è
nascosto da una fitta vegetazione sul qual svetta un alto
albero di quercia indicando il punto dove si apre la cavità.
La base è interamente ricoperta da materiale di disfacimento
della volta e delle pareti; la parete sud è ricoperta
inoltre da coltri calciolitiche mentre dalle volte
pendono lunghe stalattiti visibili dall'esterno.
All'interno della Riserva e nei presidi dei suoi confini, sono
presenti numerose masserie tutt'ora operanti, a testimonianza della perdurante
propensione all'agricoltura e zootecnia dei territori murgiani,
Al tempo stesso lungo alcuni sentieri si possono trovare antichi
trulli , foggie e numerose carbonaie e calcinaie, tipiche
testimonianze della vita rurale.
La Riserva naturale è visitabile grazie una fitta rete di sentieri
attrezzati con segnalazioni e pannelli informativi di vario
genere. La rete escursionistica del bosco risulta caratterizzata
da 11 sentieri alcuni dei quali ulteriormente suddivisi in
sottotipologie. I sentieri ciascuno dei quali identificato con
un numero e lettere e relativo nome, sono distribuiti su
tutto il territorio della riserva e consentono al visitatore di
apprezzare tutti gli ambienti naturali che si possono ammirare
nel bosco, da quali più panoramici a quelli più nascosti dove
domina l'intenso profumo del sottobosco
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