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Tra gli Ulivi secolari della Puglia
Da Capitolo alla campagna di
Ostuni per ammirare piante monumentali che sembrano
sculture: un percorso lungo il tracciato dell'antica Via Traiana, scandito da siti archeologici, masserie e villaggi
rupestri fino al Parco delle Dune Costiere
E' una pianta straordinaria l'ulivo.
Bella Forte, incredibilmente longeva. Può vivere secoli a
volte millenni diventando parte integrale del paesaggio e
testimone di storie, popoli in cammino, tradizioni. Ed è sul
filo di queste suggestioni che si svolge il giro da Monopoli
a Ostuni, fra alberi che sembrano sculture, scavi
archeologici, chiese rupestri, terre rosse e masserie.
Sull'antica via Romana partendo
dal Capitolo, frazione balneare appena a sud di Monopoli, si
incontrano le prime tracce della via Traiana, fatta
costruire dall' mperatore romano Traiano, nel II secolo d.C.
per collegare Benevento a Brindisi e risparmiare un giorno
di viaggio rispetto alla Via Appia.
Questa strada fu
importantissima per la sviluppo dell'area e per il suo
contornarsi intorno agli ulivi,
Perchè questi esistevano fin dai tempi dei Messapi, ma
furono i commerci oleari, favoriti dalla nuova viabilità, a
dare impulso a insediamenti abitativi a frantoi, facendo
fare un salto di qualità a tutta la zona.
A poca distanza, sulla costa, tutto questo traspare
nell'imponente Parco Archeologico di Egnazia che, con l'annesso Museo
Archeologico Nazionale "Giuseppe Andreassi", racconta la storia del territorio dall' Età del Bronzo al Medioevo.
Scorci panoramici, ulivi, resti di mura e necropoli
messapiche, tracce di basiliche cristiane. E tra i tanti resti
romani(Basilica, Criptoportico, Foro, Terme) interi tratti di
via Traiana con i solchi tracciati dalla ruote dei carri. Il
dialogo tra storia e paesaggio continua nell'entroterra fra il
mare e il rilievo della Murge, il territorio è solcato da decine
di "lame" particolari canyon scavati nella roccia dall'erosione che
costituiscono grotte, utilizzate per abitazione o lavoro fin dal
Neolitico su cui si stratificano insediamenti rupestri
medioevali , i n parte scavati, in parte costruiti. Fra i più
belli sul terreno di un'azienda agricola c'è il villaggio
rupestre con la Cripta dei Santi Andrea e Procopio e
grotte adibiti a vari usi, un frantoio ipogeo con le strutture
per la lavorazione dell'olio e calendari incisi nella roccia. A
poca distanza il Parco Rupestre Lama d'Antico che
riaprirà in estate dopo un periodo di manutenzione, con le
strutture del villaggio rupestre le due chiesette affrescate di
San Lorenzo e San Giovanni, ela splendida chiesa di Lama
D'Antico, spettacolare "cattedrale "scavata nella roccia con
preziosi resti di affreschi del XII e XIII secolo
A pochi kilometri,
si apre lo splendido Parco Naturale Regionale delle Dune
Costiere, aera protetta di 1100 ettari dove la storia e natura
convivono in un'alleanza di meraviglie. Sulla costa fra torre
Canne e Torre San Leonardo (Xvi secolo) spiagge si sogno e la
zona umida di fiume Morelli, oasi di biodiversità con ulivi e
carrubi, dune punteggiate di rari gli di mare, acque
incontaminate e una pescheria medioevale di origine romana,
alimentata da acque sorgive e collegata al mare in un via via di
cefali, orate e anguille
Nell'entroterra,
lambita dalla via Traiana. la campagna densa di colori e odori,
con villaggi e chiese rupestri, frantoi ipogei, ulivi secolari
masserie. E luoghi da visitare , come il Dolmen di Montalbano,
imponente monumento megalittico del II millennio a,C. o la
piccola chiesa rupestre dedicata a San Giacomo legata al flusso
di pellegrini che seguendo la Via Franchigena, proseguono per la
Terra Santa.
Ancora il mare è una tentazione, perchè subito dopo il Parco
delle Dune si estende la Costa Merlata, fantastico succedersi
di fiordi simili ai merli di un castello, con scogli piatti o a
picco sul mare e a seguire incantevoli calette come quelle di
Torre Pozzelle località sorvegliata dall'omonima torre del XVI
secolo circondata da boschi di ginepri monumentali, qui la costa
alterna angoli di sabbia e anfratti scogliosi dove nuotare e
prendere il sole.
Ma per seguire il richiamo degli ulivi si piega nell'entroterra,
un tempo abitato da contadini e monaci bizantini, i primi a dare
un impulso decisivo alla produzione dell'olio nella zona, con
gli ulivi ancora lì nonostante l'incedere dei secoli. Millenari, giganteschi, contorti come fantastiche
sculture, adattandosi a venti e intemperie, assumono forme piu
imprevedibili e stravaganti. Ma incredibilmente continuano fino
alla morte a dare frutti e sempre di migliore qualità e oli
eccellenti. Da portare a casa per continuare a rivivere un pò di
Puglia
Cosa Fare: Un bagno tra resti archeologici sommersi, un giro
in bici e uno in barca
Nuotare tre le rovine antiche:
A ridosso degli scavi di Egnazia c'è una stazione balneare
dove si nuota tra i resti delle mure messapiche e si ammirano
sul fondale sabbioso i resti dell'antico porto, Farfalle, api e
coccinelle prosperano in specifiche cassette attrattive
Indirizzi:
Cripta dei Santi Andrea e Procopio
Monopoli (Ba) Contrada L'assunta 100
Parco Archeologico di Egnazia e Museo Archeologico
Nazionale "Giuseppe Andreassi" Fasano- Frazione
Savelletri Via dei Carceri 87 tel 080 4829056 Ingresso 6 euro per parco e museo Ricerche correlate
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