Otranto,
il Mosaico di Pantaleone
Otranto era anticamente chiamata
Hydruntum (dal fiumicello Idro, che sfocia nel porto) fu città
greca, forse fondata dai Tarantini e poi municipio romano;
per la sua posizione Otranto fu un porto frequentato soprattutto
in età romana repubblicana per i rapporti tra Italia
e Grecia. Nel medioevo Otranto fu uno dei più importanti
centri del dominio bizantino in Italia, ed ebbe vescovo greco.
Fu
occupata solo per breve tempo dai Longobardi (757-58); ridottasi
nel IX sec. l'occupazione bizantina della Puglia all'estremità
del Salento, Otranto ne divenne il capoluogo e il centro militare
e diede il nome alla regione (Terra d'Otranto). Fu più
volte assalita dai Saraceni. Con Bari e Taranto Otranto fu
anche il fulcro dell'ultima resistenza bizantina contro i
Normanni (1054-68) e cedette solo nel 1070 circa a Roberto
il Guiscardo. Ebbe nei sec. XI e XII una vita intensa, per
i mercanti veneziani, dalmati e levantini che frequentavano
il suo porto e per il movimento delle Crociate. Ma in seguito
decadde col prevalere di altre città vicine. Otranto
nel 1480 fu aggredita e assediata dalla flotta turca di Maometto
II, intervenuta nella lotta tra Venezia e gli Aragonesi, sotto
il comando di Ahmed Pascià.
Otranto non avendo avuto soccorso da Napoli capitolò
dopo 15 giorni. I Turchi massacrarono nel Duomo il vescovo
Stefano Pendinelli, il clero e il popolo che vi era rifugiato:
sul vicino Colle della Minerva, furono uccisi i prigionieri
superstiti (gli "800 Martiri" di Otranto). Le loro
ossa ora sono conservate nella Cattedrale di Otranto in 7
armadi molto grandi e in parte nella chiesa di Santa Caterina
a Napoli.
Il monumento più importante è senza dubbio la
Cattedrale (Annunziata), solenne tempio pieno di silenzio,
sacro per le memorie della strage del 1480. Fondata intorno
al 1080 (cripta), fu eretta nella seconda metà del
sec. XII e parzialmente rifatta dopo il 1481; i moderni restauri
la hanno liberata dalle soprastrutture barocche sei-settecentesche.
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La
facciata, sopra il ricco portale barocco (1674), contiene
un bellissimo rosone a 16 raggi con fini trafori gotici, risalenti
alla fine del 1400. A terra si disegna uno stupendo mosaico,
opera del prete Pantaleone, del 1166, raffigurante l’albero
con scene del Vecchio Testamento. Il tema dell'albero con
figure di animali, dell'inferno e del paradiso si ripete nelle
navate laterali. Sotto la chiesa s'apre un'ampia cripta sorretta
da ben 42 colonne variamente scolpite. Le pareti sono ricoperte
da af-freschi bizantineggianti.
San
Pietro è il più antico edificio religioso cittadino:
piccola costruzione risalente al X secolo di stile bizantino
con pian-ta a croce greca inscritta in un quadrato. All'interno
quattro colonne sorreggono la volta a botte. Affreschi bizantini
con figure di Santi ornano le pareti e soprattutto le tre
piccole absidi.
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