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Lecce,
il barocco Leccese nel Salento
Lecce, capitale del Salento, visse,
a partire dalla seconda meta' del '500, un'epoca di solare
fortuna destinata a durare due secoli. Lecce divenne una piccola
Versailles che attirava la nobilta' e ne macinava le rendite
in una gara tra rappresentativita' e arredo dei palazzi, delle
cappelle gentilizie, delle chiese posto sotto devota e munifica
protezione. A Lecce la presenza di numerosi ordini religiosi
diede luogo a una processione di chiese (dalle facciate sontuose
come altari all'aperto, vere vetrine della societa' del tempo),
a punteggiare una fioritura artistica che valse poi alla citta'
i titoli di Atene delle Puglie e Firenze del barocco.
La citta' vecchia, racchiusa tra cio' che resta delle antiche
mura, reca l'impronta inconfondibile di quell'epoca esuberante.
Ma il barocco di Lecce e' tutto particolare. Ha poco da spartire
con il grande barocco della Roma seicentesca e con il barocco
tedesco o siciliano. Perche' e' inestricabilmente legato a
un segreto tutto suo, a una formula irripetibile altrove:
la qualita' unica della pietra di Lecce.
Un
calcare marmoso di grana compatta e omogenea, ma tanto tenero
da poter essere lavorato con lo scalpello e l'accetta. All'aria
indurisce e assume col tempo un caldo colore dorato. E' questa
pietra che sta alla base del barocco leccese, che si esercito'
piu' sulle decorazioni che sulle architetture: colonne tortili,
cornici fastose, balaustre a trafori, frontoni ricurvi, vasi
di fiori e frutta, nastri svolazzanti, putti e mascheroni.
Una fantasia bizzarra e ineusaribile che dall'architettura
religiosa approda alle case d'abitazione di Lecce, ornando
con la stessa pietra i balconi, i portali, gli stemmi: un paradis du rococo, come scrisse un francese del secolo scorso.
Cosa Vedere a Lecce in un giorno:
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Il
monumento che meglio illustra la Lecce barocca e' la Basilica
di Santa Croce, il cui restauro e' stato portato a termine
recentemente. I lavori sono durati quasi nove anni: la friabilita'
della pietra, la sua ricchezza di sali, la loro solubilita'
a contatto con l'acqua avevano creato fratture, alveoli, incrostazioni
di licheni che stava mangiando il monumento. Adesso la straordinaria
decorazione della facciata, liberata dalle impalcature, puo'
nuovamente essere letta figura per figura come un trattato
di teologia, ricco di valori simbolici.
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Seconda
tappa del visitatore che si inoltra nelle vie di Lecce e'
il Duomo con l'attiguo Palazzo del Seminario: ma e' l'intera
piazza della Cattedrale, con il campanile e lo straordinario
pozzetto che e' un po' il simbolo della Lecce barocca, a costruire
una grande, unica scenografia. Altri monumenti del barocco leccese sono la chiesa di Santa Chiara, con un ricco portale
su una facciata elegante, la chiesa dei Santi Niccolo' e Cataldo,
eretta dai Normanni ma completata con una facciata barocca,
e la chiesa dei Teatini.
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Ma
una passeggiata a Lecce, varcata la cinta muraria che racchiude
il centro storico, e' sempre un itinerario a sorpresa. E sufficiente
entrare a Lecce dalla Porta Rudiae, che vale come un biglietto
da visita: e' un vero arco di trionfo sormontato dalle statue
dei santi protettori della citta' (Sant'Oronzo, San Domenico
e Santa Teresa).
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Dal 13 maggio 2022 è possibile
ammirare il barocco dall'alto del Campanile del Duomo:
si sale fino a 43 metri (in massimo 6 alla volta) fino alle quattro balconate da cui guardare a 360 gradi la bellezza della città: la vista si può spingere fino ai monti dell'Albania
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